Cos’è?
La psicoterapia è un percorso di cura e crescita interiore mirato al benessere personale. Nella psicoterapia lo psicoterapeuta aiuta il paziente a raccontare e dare significato alla sofferenza psichica, imparando a conoscere meglio se stessi e il proprio funzionamento. L’obiettivo della psicoterapia mira alla risoluzione dei conflitti e della sofferenza sperimentando modi più costruttivi e adattivi di approcciare al problema.
Psicoterapia psicodinamica
La psicoterapia psicodinamica è un tipo di approccio alla terapia che si avvale di alcuni principi e tecniche fondamentali della psicoanalisi. Alla base del funzionamento umano riconosce l’esistenza di una vita mentale “inconscia”, ossia non consapevole, sostenendo che sensazioni e stati affettivi che hanno accompagnato il vissuto di eventi passati possano influenzare il nostro comportamento attuale senza che noi ce ne rendiamo conto. In particolare le esperienze infantili con le figure di accudimento vengono “interiorizzate”, ovvero apprese e memorizzate, e riproposte nelle relazioni affettive adulte. Lo psicoterapeuta focalizzerà la sua attenzione principalmente sui vissuti emotivi, sugli affetti e le relazioni interpersonali, sui pensieri e le fantasie, sulle modalità di relazione e di funzionamento nella vita di tutti i giorni. Riconoscere i contenuti disturbanti, riportandoli alla coscienza, permetterà al paziente di vivere un presente non condizionato dagli eventi traumatici del passato.
Come funziona?
Lo strumento principe è il colloquio, il quale ha una durata di 50 minuti. Ogni seduta può avere cadenza settimanale o bisettimanale, a seconda delle esigenze. Il lavoro psicoterapico è profondo e intenso e necessita di una lunga durata, ma dipende molto dal caso specifico e soprattutto dagli obiettivi che il paziente concorda col terapeuta. Una terapia ha solitamente una durata minima di un anno.
Psicoterapia dell’adolescente
L’adolescenza è una tappa dello sviluppo evolutivo
caratterizzato primariamente dalla conquista d’identità nuova per
raggiungere una maturità più adulta.
L’adolescente si trova ad affrontare improvvisi cambiamenti fisici e
psicologici che possono sconvolgere l’equilibrio raggiunto imponendogli un
nuovo adattamento. L’adolescente utilizza le proprie risorse per adattarsi al processo
di crescita, a volte tuttavia possono insorgere delle difficoltà. Tali difficoltà
si manifestano attraverso sintomi passeggeri o stabili e persistenti.
Necessitano di un intervento psicologico tutti i casi in cui si
riscontrano nel ragazzo comportamenti preoccupanti come condotte antisociali,
conflitti con la scuola e con la legge, presenza di comportamenti ostili
oppure aggressivi nei confronti dei genitori, isolamento o distacco
dal nucleo familiare con frequentazioni massicce a gruppi o bande. Altre
forme di disagio adolescenziale possono manifestarsi attraverso reazioni
depressive con autolesionismo, presenza di idee suicidare, isolamento dal
resto del mondo, abbandono scolastico o difficoltà scolastiche e disturbi
alimentari.
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